Truffe, Sicilia seconda in Italia. Nell’isola il 13,1% delle frodi bancarie on-line

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Triste secondo posto della Sicilia nel numero di vittime di truffe on-line. In tutta Italia, soltanto quelle bancarie nel 2023, sono state 30.000 e ciascuna, in media, ha prodotto quasi 4.700 euro. Al primo posto c’è la Lombardia ed a seguire, purtroppo, la Sicilia. Nella nostra regione si è consumato il 13,1% del totale nazionale di tutte le truffe on-line con un incremento, rispetto all’anno precedente, del 5,5%. Il numero delle vittime è in lieve diminuzione ma crescono gli importi sottratti. La fotografia scattata dall’Osservatorio Mister Credit sulle Frodi Creditizie relative all’intero 2023 svela altri retroscena. Scende l’interesse dei truffatori per le carte di credito ma aumentano di parecchio le cifre rubate sui conti.

A dominare le truffe è ancora lo spoofing, l’attacco informatico che impiega in varie maniere la falsificazione dell’identità. Una minaccia preoccupante e costante per il settore del credito, in particolare per il credito al consumo. Stando ai dati riportati dall’Osservatorio lo scorso anno sono stati registrati oltre 32.400 casi di truffe in tutta Italia. Sebbene il numero di casi sia in leggero calo rispetto all’anno precedente (-5,4%), il valore economico complessivo è in aumento del +14,5% ed ha superato i 151 milioni di euro. Insomma se i frodatori appaiono sempre più esperti, aiutati anche dalle nuove tecnologie che permettono attacchi sempre più sofisticati e credibili, gli utenti non appaiono in grado di difendersi. Ad allarmare di più l’impennata, anche in Sicilia, delle frodi bancarie con importi compresi tra i 5mila e i 10mila euro, che hanno registrato, rispetto al 2022, un incremento del +46,7%, e di quelle con importo superiore ai 20mila euro, in crescita del +28,6%. I truffatori prediligono comunque la fascia più bassa, quella che arriva fino a 1.500 euro, che rappresenta il 29% del totale delle truffe. La categoria più esposta alle frodi è quella dei prestiti finalizzati all’acquisto di beni e servizi. Un dato che l’Osservatorio CRIF definisce “preoccupante” perché evidenzia un’inversione di tendenza rispetto agli ultimi anni. Le regioni in cui si registrano meno truffe sono Trentino, Basilicata, Molise e Valle d’Aosta.