TARI, ad Alcamo previsti aumenti. Acqua, altri ritocchi m/c e nuovi allacci alle stelle

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Un po’ di qua e un po’ di là le tasche degli alcamesi si alleggeriscono sempre di più per onorare balzi e balzelli comunali. In programma l’ennesimo incremento della TARI, la tariffa per lo smaltimento dei rifiuti, mentre è divenuto già realtà l’aumento del canone idrico. In questo secondo caso si tratta del terzo anno di aumento così come previsto nel 2022 per adeguare le tariffe dell’acqua a quelle disposte dall’ARERA. Per fare qualche esempio la prima eccedenza, un consumo da 40 a 60 metri cubi l’anno, il costo a persona è diventato di un euro e 6 censitemi, 16 centesimi in più rispetto al 202e e dieci rispetto allo scorso anno. Aumentate anche le quote fisse: per l’acquedotto 18 euro e 89 rispetto a 17,17 del 2023, +35 centesimi per la fognatura e identico aumento per la depurazione.  Nuovo regolamento idrico e nuove tariffe diventano invece una sorta di salasso per gli alcamesi che hanno bisogno di effettuare nuovi allacci alla rete.

Fino ad ora l’utente doveva pagare soltanto la marca da bollo, un’assicurazione a copertura dei rischi durante i lavori di scavo e il ripristino dei luoghi. Potevano operare ditte private che raggiungevano il loro accordo con l’utente. Adesso cambia tutto e i costi si moltiplicano notevolmente. Alla richiesta di nuovo allaccio bisogna allegare un versamento di 250 euro. Poi l’alcamese dovrà ancora pagare 25 euro per un sopralluogo dei tecnici comunali e altre 25 per la sigillatura. Inoltre nessuna ditta privata potrà operare. I nuovi allaccia alla rete idrica comunale saranno effettuato esclusivamente da un’impresa individuata dal comune di Alcamo che, all’utente, farà sborsare una certa cifra per ogni metro di scavo. Insomma se prima un’operazione del genere, con una ditta amica, poteva costare al cittadino, in economia, circa 200 euro adesso si parla di non meno di 600. Il tutto è contenuto nel recente nuovo regolamento approvato dal consiglio comunale su proposta della giunta Surdi. Aumenti e operazioni finanziarie necessarie o meno? Non lo sappiamo. Ma che certamente stridono con l’attuale periodo in cui gli alcamesi devono attendere almeno dieci giorni per vedere l’acqua scorrere dai rubinetti delle loro case.