“Una storia indiscutibilmente affascinante, e non vuole essere semplicemente un atto di riconoscenza e gratitudine verso tutti gli artisti che ci hanno restituito la speranza e la fiducia nel futuro. L’amministrazione comunale, i sindaci della Valle e della provincia di Trapani che oggi sono qui con noi, il Governo ed il Parlamento della Regione siciliana, qui rappresentato dal Presidente dell’Assemblea Regionale on. Gaetano Galvagno, che ringrazio, i cittadini di Gibellina e del Belìce hanno candidato Gibellina perché il titolo di Capitale italiana dell’Arte contemporanea produrrebbe un effetto detonatore per le energie locali. Abbiamo consapevolezza che l’eccezionale patrimonio tangibile e intangibile della città, accumulato in oltre mezzo secolo, a cominciare dal Cretto di Burri che dialoga con le grandi opere di Segesta e Selinunte fino ad arrivare al teatro, che grazie all’attività della Fondazione Orestiadi continua a far crescere la coscienza civile delle nuove generazioni, sia l’unico strumento che può aiutarci nella sfida di ripopolare i nostri territori, frenando l’esodo dei giovani e accogliendo nuovi cittadini, con l’obiettivo che la Città possa ospitare una nuova generazione di micro e piccole imprese, botteghe artigiane e servizi per le produzioni artistiche, insieme a servizi di accoglienza per portare avanti in piena continuità il progetto di Ludovico Corrao”.
E’ questo uno stralcio dell’intervento del sindaco di Gibellina che ieri ha Roma ha presentato il progetto per Gibellina capitale italiana dell’arte contemporanea 2026. Cinque le città in gara ed il risultato della vincitrice si conoscerà giovedì della settimana entrante, In palio anche un milione di euro, Il progetto è stato affidato alla fondazione Meno presieduta da Roberto Albergoni per redigere il dossier per la candidatura di Gibellina. Intanto il Comune ha approvato il progetto di valorizzazione del Cretto di Burri finanziato con 200 mila euro stanziati con legge dall’Assemblea regionale siciliana. Sul territorio comunale saranno apposte diverse insegne stradali aventi finalità turistico-pubblicitarie e poi si interverrà anche su tre siti del centro urbano di Gibellina: piazza Rivolta Siciliana, Sacrario ai Caduti e Grande Area 85.