Malore fa rinviare prova orale di concorso a donna di San Giuseppe Jato. TAR del Lazio accoglie ricorso

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Un grave malore non le aveva permesso di effettuare la prova orale di un concorso bandito dal dipartimento della giustizia minorile in cui aveva superato gli scritti. Una donna di San Giuseppe Jato, assistente sociale, aveva quindi chiesto alla commissione esaminatrice di rinviare la prova orale di poco più di un mese ma le venne risposto di no. Così la concorrente jatina, difesa dagli avvocati Girolamo Rubino e Massimiliano Valenza, ha impugnato dinanzi al Tar della Lazio sia il provvedimento di rigetto della richiesta di differimento della prova orale che l’intero bando di concorso. Nel ricorso i difensori hanno rilevato come l’evento che aveva impedito alla candidata di presentarsi per la data fissata per lo svolgimento della prova orale doveva ritenersi una causa di forza maggiore, non dipendente dalla volontà della ricorrente e, pertanto, non avrebbe potuto considerarsi evitabile con un’ordinaria diligenza. IL TAR della Lazione, il 28 maggio scorso, ha accolto l’istanza formulata dagli avvocati Rubino e Valenza disponendo la partecipazione con riserva della professionista di san Giuseppe Jato alle prove orali. Successivamente, il 18 giugno, il tribunale amministrativo ha accolto integralmente il ricorso condannando le amministrazioni pubbliche al pagamento delle spese giudiziali. In particolare, il T.A.R. ha preliminarmente chiarito che con riguardo alla prova orale non sussistono quelle esigenze di svolgimento simultaneo da parte di tutti i candidati che caratterizzano, invece, la prova scritta e, conseguentemente, ha annullato la clausola del bando impugnata, che impediva ai candidati di poter ottenere il differimento della prova orale, nel caso in cui fossero sussistite documentate ragioni che ne impediscano l’espletamento. Pertanto, per l’effetto della sentenza del Tar del Lazio è stata confermata l’ammissione della concorrente di San Giuseppe Jato, alla prova orale eliminando ogni riserva dalla graduatoria definitiva del concorso a 413 posti di funzionario della professionalità del servizio sociale indetto dal dipartimento per la giustizia minorile e di comunità.