Diffamazione, processo a Maria Angioni. Altro slittamento, PM si oppone

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Salta ancora una volta il processo a carico di Maria Angioni, ex Pm della procura di Marsala, imputata di diffamazione ai danni dell’ex ispettore di polizia Vincenzo Tumbiolo, in servizio a Mazara del vallo ai tempi delle indagini sulla scomparsa di Denise Pipitone. la difesa dell’imputata, già giudice del lavoro a Sassari, ha presentato un altro certificato medico al giudice monocratico, l’alcamese Bruno Vivona, che dovrà pronunciarsi sulle accuse. Il certificato medico riguarda l’anziano genitore dell’ex magistrato Angioni, che vive con la figlia in Tunisia e avrebbe bisogno di assistenza continua. Il Pm Uttoveggio e il legale di parte civile, Giuseppe De Luca, si sono opposti ad un altro rinvio per ascoltare l’imputata, ma il giudice Vivona ha deciso di darle un’altra opportunità e di sottoporla, quindi, all’esame in aula il prossimo 10 settembre. Pubblico ministero e parte civile si erano opposti ad un altro rinvio perché la patologia della madre dell’ex Pm non consente valutazioni sulla tempistica. Insomma, non si sa fino a quando potrebbe durare questa situazione, ma ciò nonostante il processo deve pur andare avanti. La Angioni è finita a processo dopo le dichiarazioni rilasciate in televisione (a “Mattino 5” il 27 maggio 2021) in cui aveva sostenuto che l’ispettore Tumbiolo, nell’ambito delle ricerche della piccola Denise Pipitone, sarebbe stato uno degli uomini delle forze dell’ordine che il giorno della scomparsa, il 1° settembre 2004, si recarono nell’immobile dove abitava Anna Corona, sbagliando però appartamento. “Così insinuando – afferma l’accusa – nuovamente irregolarità nello svolgimento di tale accesso”. Tra quei poliziotti, però, evidenzia l’accusa, non c’era l’ispettore Tumbiolo, in quanto “sospeso dal servizio dal luglio 2002 al 2 febbraio 2005, in seguito ad una misura cautelare emessa nell’ambito di un’indagine della quale era titolare proprio la dottoressa Angioni”. L’ex poliziotto è stato, poi, assolto con sentenza definitiva. Alcuni mesi fa, Maria Angioni, in aula, ha sostanzialmente affermato di avere fatto confusione ed essere stata indotta in errore da quanto aveva letto sul web. Polemiche e querele fra i protagonisti di quelle indagini, che andarono avanti con tanti punti neri, e che non hanno consentito di trovare una verità. Chi e perché ha sequestrato Denise Pipitone? Dove è stata portata? Perché dopo venti anni nessuno trova ancora il coraggio di raccontare qualcosa?