Attività di manutenzione dell’area, pulitura, agevolazione della fruizione e approfondimenti della ricerca, anche con scavi archeologici, del sito delle cosiddette Fornaci Romane di contrada Foggia: è quello che prevede l’accordo stipulato il 26 aprile scorso tra il Comune di Alcamo e l’Archeoclub d’Italia Calatub Onlus – sede di Alcamo. Il commissario straordinario, Giovanni Arnone ha adesso deliberato la presa d’atto dell’accordo. L’intento principale è quello di promuovere e diffondere la storia del territorio e della cultura, attraverso attività d’informazione e divulgazione per tutti, ma soprattutto per i giovani, mediante organizzazione di corsi, seminari, conferenze e dibattiti. Sarà organizzata l’apertura del sito archeologico, per visite conoscitive culturali. Il Comune specifica che nessun onere o compenso è previsto a suo carico e che qualsiasi forma di collaborazione sarà fornita in maniera gratuita. L’Amministrazione Comunale, inoltre – si evidenzia – è sollevata da qualsiasi responsabilità civile o penale, ma si impegna a mettere a disposizione, qualora sia necessario, personale comunale e mezzi, come scuolabus e decespugliatori, per ottimizzare le iniziative riguardanti il sito, scoperto nel 2003 per caso, durante alcuni lavori di sbancamento per attività edilizie nella zona. Dal punto di vista archeologico rappresenta una scoperta notevole in quanto i resti delle due fornaci, anticamente utilizzate per la cottura e la produzione di materiale di uso domestico e da costruzione, come stoviglie, tegole e mattoni, sono collocati tra il I e la metà del III secolo d. C., e fanno pensare alla presenza di un vero e proprio complesso artigianale e produttivo che apparirebbe strettamente funzionale alle attività commerciali del vicino porto di Castellammare del Golfo, in posizione favorevole per le rotte commerciali del Mediterraneo. Per anni gli scavi furono lasciati all’incuria del tempo e coperti da una fitta vegetazione. Solo nel 2014 il recupero delle fornaci fu inserito fra le emergenze del territorio.